E giù applausi verso il Signor G., tutti in piedi a lanciare fiori, tutti ad applaudire, tutti a seguire le trasmissioni televisive che lo ricordano. Mi chiedevo perché brani come "Io se fossi dio", "La democrazia" e "L'audience" non le riproponessero mai in tv, tuttavia, pensavo, se Gaber è considerato tanto un idolo, saranno tutti d'accordo con quanto dice. Bene, bravo, bis. Muore Andreotti, riassunto respirante della Dc. Certo, penso, non piangeranno in molti per la non brava persona, per il responsabile della cancrena italiana, per il dittatore di centro. E invece sì, tutti i politici (centro, destra e perfino sinistra) a piangere, urlare e battersi il petto per la scomparsa di "un grande statista" (!). Ma come?
Forse è sufficiente che uno muoia perché tutti siano d'accordo con lui. Forse vale anche per Gaber e allora Gaber e Andreotti per la classe politica e l'italiano medio sono uguali. Siamo circondati da chi, oltre a essersi sporcato le mani, si sta sporcando la bocca. E noi che li guardiamo e ascoltiamo ci stiamo sporcando occhi e orecchie.
Sempre G.: "Mostrano sorridenti le maschere di cera/ e sembrano tutti contro la sporca macchia nera/ non c'è neanche uno che non ci sia invischiato/ perché la macchia nera... la macchia nera è lo Stato". Così è se vi pare, finché Andreotti sarà un "grande statista".
Buona rotolata nel fango, vi auguro una doccia.
Nonno Ciùe
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