24.7.09

Individuare ed Annullare [Marca-Iran]

C'è un camion che si allontana dall'ospedale "Rasul Akram" di Tehran. Corpi uccisi. La polizia li allontana. In alcuni di questi, tracce di molteplici detonazioni di arma da fuoco. Politici riformisti nelle carceri di Evin vengono sottoposti a forti pressioni per fornire false confessioni di 'tradimento al popolo'. Utilizzo di fotografi per la costruzione di false fotografie. Torturare i prigionieri costringendoli in piedi. Celle di isolamento strette, non è possibile distendere le gambe. In una settimana hanno trasmesso in televisione l'intera trilogia del Signore degli Anelli.

Il movimento poliziesco muove dalle carceri agli ospedali, nelle strade delle città e nelle stanze private dalla televisione familiare, nelle redazioni dei giornali e nelle università. Telecamere anche negli incroci di Tehran.
Identificare, individualizzare, isolare i corpi che agitano 'il movimento verde' dal 12 giugno, i brogli elettorali, la presidenza Ahmadinejad.
'R. è stato arrestato la scorsa notte in Tehran; non sono sicuro di dove e perché. Ho ricevuto una chiamata dal suo telefono; era la polizia che voleva ch'io confermassi loro alcuni dettagli. Ho dovuto dire loro per quanto tempo abbiamo vissuto [qui]; come ci incontrammo; cosa, lui ed io, facciamo di lavoro; dove lavoro; la mia nazionalità; qualcosa sulla sua famiglia e dove io vivo.' [Scritti Residenti-Pagina/13 17giugno]
Cancellare, a-nonimare, uccidere le vittime della repressione. Non solo nei camion che trascinano lontano i morti nell'ospedale "Rasul Akram". I rinchiusi nella prigione Evin, nelle sicure della polizia, nelle altre strutture carcerarie del paese. Scomparire di persone. Nell'anonimato collettivo e molteplice delle strade in protesta, l'intervento poliziesco individua per poi annullare.
[In http://shooresh1917.blogspot.com, un tentativo di lista delle vittime della repressione.]

In Parkway suonano i clacson delle automobili. Si forma una catena umana. Non c'è silenzio. Ognuno grida. Nel buio, dai tetti delle case, si alzano le urla: 'Dio è grande'. Persone si nascondono negli angoli delle strade per raccontare in Internet ciò che accade. 'Oggi ho cambiato il mio nome. [online]' (Scritti Residenti-Pagina/13 17giugno); 'Notizia importante: PersianKiwi non è stato arrestato, ma non ha accesso ad Internet.'
(Right Now at Tehran-Pagina/13 30giugno).
Si muovono i capitali iraniani, escono dal paese nel mese di giugno. Il marchio Iran è ammorbato dalla rivolta, ma la condanna internazionale si mantiene cauta nel mese di luglio. Nel mercato globale arrivano notizie di scontri e violenze, dall'Iran. Episodi. Condannare episodi, dai banchi del commercio deve essere ancora saltuario, non programmatico. Un programma di condanna all'Iran, significa compromettere lo scambio con quel marchio. Intanto, 'La gente ha cominciato a scarabocchiare slogan sulle banconote. Ieri, in un biglietto, qualcuno aveva scritto "Dov'è il mio voto?"'
(Where there strikes in Tehran yesterday?-pagina/13 27giugno).
Eccezione giustificata: l'Italia.
Ansa, 10 luglio 2009, ore 12.16: "L'AQUILA, 10 LUG - "L'Iran 'condanna l'uso della forza da parte della polizia italiana per reprimere le manifestazioni degli oppositori.'' In Italia si ritorna a parlare di Iran. La teocrazia iraniana è accusata delle violenze commesse fino a quel preciso giorno (10 luglio). Televisione e giornali [italiani] registrano e rispondono il rigurgito d'offesa italiano. Marchio [italiano] violato, è giustificata la condanna all'Iran.
Dopo, silenzio e Marca.
Rughe

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