24.11.09

Ministro Fantasma

Quello che segue è il racconto della giornata di di venerdì 20 novembre a Torino. Mentre sotto il Miur una donna ringrazia ed abbraccia uno studente in protesta, l'onorevole Ghiglia così commenta i fatti accaduti alla sede Pdl: "Questi finti studenti ma sicuri delinquenti hanno dimostrato ancora una volta il loro vero volto e se non fosse stato per il tempestivo intervento delle forze di polizia avrebbero assaltato la sede del Pdl". (Adnkronos) [Grassetto mio].
Discorso divino, mano creatrice, onorevole Ghiglia, l'ente oltre-umano, che tutto conosce, tutto identifica (finti studenti, sicuri delinquenti, loro vero volto), che tutto racconta [Commento mio].
Da Adestra arriva invece il commento di una "Torino come a Stalingrado." (?)
Nel fare riferimento ad una "donna incinta di 4 mesi" come ministro (Gelmini), Adestra descrive gli studenti alla sede Pdl come "una cinquantina di squatter".
Rughe-verovolto-squatter-fintostudente-verodelinquente
FOTO1 [corso Vittorio Emanuele II, sede Pdl, 20 novembre 2009 - onorevole Ghiglia]



FOTO2 [corso Vittorio Emanuele II, sede Pdl, 20 novembre 2009 - Ravello e Ghiglia]



FOTO2 [Immagine pubblicata con l'articolo di Adestra] (?)



Oggi, 20 novembre 2009, circa 200 studenti medi ed universitari si sono radunati a palazzo nuovo dalla mattina per contestare la presenza del ministro Gelmini nella nostra città. Erano presenti giovani di diverse scuole superiori e studenti dell'università e del politecnico. Il primo dato della giornata è stato il tentativo del ministro di mantenere il segreto su ogni suo spostamento, fatto che dimostra l'estrema impopolarità delle sue politiche, dei suoi tagli e delle sue riforme, che producono contestazioni in tutta Italia, come è avvenuto il 17 novembre, e rendono la sua presenza sgradita a studenti, insegnanti e precari di ogni città.

Il tour gelminiano è iniziato da Rivoli, dove il ministro è andato a cercare i flash dei fotografi per un puro risvolto di immagine; in realtà sappiamo bene di chi sono le responsabilità della morte di Vito, cioè precisamente di chi rende impossibile, con i tagli e l'attacco alla scuola pubblica, una reale manutenzione degli edifici scolastici. Non basterà certo dare a Vito il nome di una scuola per riparare il crimine di chi mette a repentaglio giorno per giorno le vite degli studenti.

Il presidio studentesco si è mosso verso le 13:00 verso il Miur, dove era annunciata la presenza del ministro, che non si è fatto vedere. Dopo una breve occupazione degli uffici del ministero contro tagli e riforma dell'università - un ddl che svende l'università ai privati e diminuisce gli spazi di democrazia negli atenei - un corteo si è diretto alla sede del Pdl, dove era prevista una tappa della Gelmini. Qui i è avvicinato all'ingresso per portare la contestazione alle politiche del ministro e del suo partito, ma è stato aggredito da alcuni esponenti del Pdl con pugni e cinghie. Tra loro spiccavano il consigliere Ravello, Malan e il poco onorevole Ghiglia, sempre in cerca della provocazione e della rissa per attaccare gli studenti che contestano le loro politiche. Non ci stupiranno le loro sicure strumentalizzazioni.

Dopo l'aggressione di Ravello e Ghiglia, quest'ultimo armato di cinghia nell'atto di gridare "io non vi picchio, io vi sciolgo nell'acido" (wow! Le "istituzioni"...), giungevano sul luogo una ventina di agenti della celere che, correndo verso il portone, spingevano gli studenti nell'androne del palazzo e iniziavano a manganellare e a prendere a calci studentesse e studenti (e persino qualche giornalista), alcuni ai primi anni del liceo, nello sconcerto generale.
L'ennesima dimostrazione del fatto che in questo paese - si pensi agli arresti di Milano a danno di studenti medi e universitari - non è più possibile il dissenso studentesco: l'unica risposta del governo e del ministro è la violenza. Anche in questo caso la Gelmini non si è fatta vedere.

Dopo questo episodio un corteo anche più numeroso ha raggiunto la Fondazione S.Paolo per la Scuola in via Lagrange, dove secondo fonti giornalistiche il ministro avrebbe fatto tappa, ma anche qui ha dato forfait. Il bilancio della giornata è quindi quello di un ministro fantasma, che fugge agli studenti - che fanno comodo, evidentemente, solo da morti - di politici locali cinquantenni di destra armati di cinghia contro i liceali, di cariche folli e indiscriminate contro gli studenti, con un bilancio, tra di noi, di diversi feriti.

CHIEDIAMO CAMBIAMENTI CI DANNO POLIZIA

QUESTA E' LA LORO DEMOCRAZIA
Studentesse e studenti medi, dell'università e del politecnico contro il ministro Gelmini

0 Commenti:

Lasciateci entrare nei CIE