
La Dominazione intorpidisce i Cervelli e i Corpi del Popolo. Consegna le palestre ai Fascisti e agli Sbirri e lascia marcire il fisico delle masse. La Rivoluzione non può che passare dalla ristrutturazione del Corpo Proletario, sia dell'intero Corpo Proletario, sia di ogni singolo Corpo di questi.
Così, tra una giornata nel call center, una mattina su facebook e 5 ore di studio di teologia tedesca contemporanea, il Proletariato è chiamato a rinforzare i muscoli per offendere i Nemici della Classe Operaia. In Piazza Isolo, recentemente strappata alle forze repressive, sorgerà una palestra permanente di Gioco Ninja. Questo utile stile di combattimento è camuffato come un gioco e, se non sviluppato in palestra, esso può essere adattato a quasi ogni luogo. Il Capitale non sospetterà nulla.
Le Compagne e i Compagni si mettono in cerchio, mani unite e piede destro in avanti. Punte delle mani e piedi destri devono toccare quelli dei Compagni, e così reciprocamente. Al terribile grido di guerra «Niiiiiiiiinjaaa», i Compagni porteranno contemporaneamente il piede destro a fare un passo indietro e il braccio destro ben disteso e lontano dal centro del cerchio. A turno, a cominciare dal Compagno veterano, un colpo a testa e poi a seguire, i Compagni cercheranno di colpire con un colpo marziale e potente una delle due mani degli altri che si stanno allenando. Il colpito a una mano la piegherà dietro la schiena e proseguirà con una sola mano. Le due mani colpite sanciscono l'eliminazione.
Semplice e pratico. Allenamento camuffato per i muscoli e i riflessi. Qualche risata distrarrà gli Sbirri che si avvicinano incuriositi. Che sia la nostra capoeira veneta, seppur presa in prestito dalle arti marziali dei Compagni Asiatici.
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