26.3.13

Dottori in bottigliamattanza

Il conseguimento di una laurea è una sorta di passaggio da studente ad adulto è un po' come un ingresso in società. Se la società è il salottino della Verona bene, dopo la proclamazione perché non concedersi anche un rito di iniziazione, direttamente suggerito da Di Divino (la somiglianza con Il Divino Otelma è sconvolgente) un politicante, ex assessore, che inneggia allo scontro, ai pestaggi, nei confronti delle "zecche rosse". Evidentemente costui non sa nemmeno il significato delle parole dialogo, dialettica ecc...ma sa bene il significato di picchiare, battere un colpo ecc...Sa il significato appunto, ma non agisce mai, fa sempre la figura del "mandante" come il Padrino di Coppola, sempre pronto a dare consigli e a proteggere i suoi esecutori (la documentazione è ricca, non sono solo illazioni, parola quest'ultima dietro la quale si nasconde sempre il nero braccio armato del Divino).
Iniziare il giorno della tua laurea con l'attenzione, non solo di amici e parenti, ma anche della stampa locale con un articolo dal titolo "Antirazzista pestato. In sei finiscono in aula" e con l'attenzione della Digos, giunta in università evidentemente per farti i complimenti, beh non è da tutti. In aggiunta poi, lo stesso giorno, a farti compagnia sullo stesso giornale è finito anche colui che ti ha proclamato dottore e anche lui è chiamato a comparire in un aula "Dottorato senza requisiti. Docente va a processo", quale onore.
Come concludere una giornata così bella, festeggiando la tanto attesa laurea? Nulla di meglio che chiamare qualche amico di nero vestito, anche fuori Verona, chiamare ripetutamente il dio Bacco e con la lama al cielo mettersi in testa alla truppa e andare in giro barcollando per bar (della serie, barcollo ma non mollo).

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